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Il ruolo dei supporti fisici tecnofree nel medioevo immateriale

La stampa sia 2d che 3d permette a testi, foto, illustrazioni e filmati di essere archiviati nel mondo reale. La storia ha bisogno di documenti per provare i passaggi dell’uomo nel medioevo dell’immateriale.

Potremmo far coincidere l’inizio del medioevo tecnologico immateriale con la progressiva diffusione di computer e dispositivi connessi tra loro con la rete internet, archivio di una iper conoscenza immateriale consultabile solo in un mondo decifrato da macchine.

Il tutto esaltando la omniconsultazione e disponibilità immediata del documento, che diviene pura illusione nel momento in cui non si ha una connessione, un dispositivo che ci faccia accedere alla conoscenza o peggio dal momento in cui si distrugge uno di questi componenti.

 

Spento il PC, tablet o smartphone si torna nell’oscurità, non c’è prova consultabile di documentazione. A tutti sarà capitato di perdere immagini digitali da supporti di archiviazione digitale, svanite nel nulla quindi presenti forse solo nel ricordo soggettivo.

La storia senza documenti fisici non avrà più tracce, prove, segni sulle quali ipotizzare i passaggi dell’uomo. Riportiamo i documenti alla realtà!

  • Stampanti da ufficio possono riportare alla luce, come una madre, ad esempio i trattati storici, cartelle mediche, archivi anagrafici e libri
  • Stampanti fotografiche ci possono restituire una selezione delle foto soggettivamente più rilevanti importanti ad ogni modo per la ricostruzione di periodi storici
  • Stampanti 3d possono riportare i modelli fisici di forme artistiche, oggetti o progetti architettonici
  • Stampare su pellicola per serigrafia e ricreare le “pizze” per i filmati

ll monito viene da Dottor Vinton “Vint” Cerf, uno dei “padri di internet”, oggi vicepresidente di Google nel ruolo di “Chief Internet Evangelist”, che denuncia il grande rischio dell’inaccessibilità dei documenti e il rischio di un secondo medioevo. Esattamente come nel primo medioevo si otterrà la scarsità di documenti.

Si aggiunge a tutto ciò anche il problema dei supporti fisici su cui salvare i dati, che cambiano, si è passati dalle schede perforate ai supporti magnetici a disco, alle incisioni su compact disk e ora alle chiavette flash e archiviazione su internet cloud, in tutti questi passaggi avremo salvato tutto o si sarà perso qualcosa per strada? Molto probabile la seconda.

Riportando dalla mondo oscuro e ideale dei numeri 0 e 1 alla luce del mondo concreto, fisico e materiale si potrà quindi ricostruire la storia di personalità influenti nell’umanità, avvenimenti storici di rilievo o percorsi della massa nel periodo storico e restituire la fisicità nei musei o collezioni private.

Approfondimenti

http://www.repubblica.it/tecnologia/2015/02/23/news/obsolenscenza_digitale_i_bit_muoiono_in_fretta_cosa_rimarr_di_noi_in_futuro_-107998282/

http://www.huffingtonpost.it/2015/02/13/vint-cerf-google-deserto-digitale_n_6677452.html

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